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Sonos è un’azienda americana leader nel settore delle tecnologie audio, nota soprattutto per i suoi sistemi audio wireless multi-stanza all’avanguardia, che consentono agli utenti di riprodurre contenuti musicali e di altro tipo in tutta la casa e con la massima facilità. L’azienda crea costantemente prodotti innovativi, tra cui speaker wireless, sistemi home theater, cuffie, componenti acustici e soluzioni audio per la casa integrate che rivoluzionano il modo in cui le persone fruiscono dell’esperienza audio.

, ovvero componenti essenziali dei sistemi audio moderni. Ma come funzionano? E vale davvero la pena investire cifre esorbitanti in un dispositivo DAC nuovo o più recente, per ottenere un audio migliore usando gli 

Prima di rispondere a queste domande, vediamo quale funzione svolge esattamente un DAC. In questa guida spiegheremo in che modo i dispositivi DAC convertono l’audio proveniente da un lettore CD o MP3 o da un servizio di streaming in un segnale analogico, che gli speaker possono utilizzare per generare un audio incredibilmente ricco di sfumature.

Che cosa sono i dispositivi DAC e a che cosa servono?

La funzione dei dispositivi DAC è semplicemente quella di convertire i 

. Vediamo, allora, qual è la differenza tra un segnale digitale e un segnale analogico.

Quando assisti a un concerto dal vivo, i timpani ricevono un segnale 

. Il segnale è continuo, varia continuamente e non subisce interruzioni brusche. Anche quando ascolti i suoni prodotti da uno speaker percepisci segnali analogici (in questo caso generati da una corrente elettrica che oscilla di continuo).

Lo stesso vale per i segnali che generano alcuni supporti audio, come i vinili: sulla superficie sono incisi minuscoli solchi che tracciano un percorso ondeggiante e ininterrotto. A mano a mano che la testina si sposta lungo il tracciato, il giradischi ne registra le vibrazioni e le trasferisce all’amplificatore, che a sua volta le trasmette agli speaker. In questo caso non c’è bisogno di convertire il segnale, perché è sempre analogico dall’inizio alla fine del processo.

Se ascoltassi solo vinili, non avresti bisogno d’altro. Tuttavia, la maggior parte di noi ascolta la musica usando uno smartphone o un computer portatile, su cui le canzoni sono archiviate in formato MP3 o in altri formati audio. Questi formati sono 

 e le informazioni che immagazzinano non sono continue come quelle analogiche, ma sono costituite da sequenze di valori discreti. Si può immaginare ogni elemento della sequenza come una fotografia di una porzione minima (un campione) del segnale analogico originale catturato dai microfoni durante il processo di registrazione.

Grazie ai formati digitali, l’audio è archiviato in comodi pacchetti. I segnali digitali generati da questi pacchetti non possono, però, essere utilizzati direttamente dagli speaker, ma devono essere 

in segnali elettrici analogici, che vengono poi trasformati in suoni. I dispositivi DAC si occupano proprio di effettuare questa conversione.

Port collegato all’alimentazione e appoggiato su un tavolo

Port posizionato sopra alcuni libri su una libreria

Abbiamo visto che i dispositivi DAC elaborano 

 il segnale digitale generato da un file audio archiviato e lo trasformano in un segnale analogico sinusoidale e continuo. Ma come fanno?

Il segnale digitale viene suddiviso in piccoli frammenti (campioni) che vengono poi assemblati per formare un’onda sonora analogica. Da una porzione di un secondo di un file audio, i dispositivi DAC possono estrarre migliaia di campioni (il numero esatto prelevato nell’intervallo di un secondo si definisce 

). Ogni campione rappresenta un punto: se si dispongono tutti i punti prelevati su un grafico e si collegano tra loro, si ottiene una curva che corrisponde all’onda sonora analogica generata dai convertitori.

Durante la conversione del segnale da digitale ad analogico, i dispositivi DAC devono prelevare i campioni seguendo una sequenza temporale regolare. Di solito per farlo si avvalgono di un temporizzatore regolato sulla frequenza di campionamento.

Tuttavia, può accadere che il temporizzatore dei dispositivi DAC non sia preciso. Se si verifica un 

, la qualità audio può risentirne, perché ciascun campione non corrisponde più all’istante in cui è stato prelevato, e l’audio verrà quindi riprodotto con qualche distorsione.

I dispositivi DAC moderni di solito non presentano questo problema, perché molti utilizzano una frequenza di campionamento superiore a quella che può percepire l’orecchio umano. Tuttavia, se si utilizza il dispositivo DAC integrato nello smartphone o nel computer portatile, è possibile che si verifichino errori di sincronizzazione, poiché la qualità di questi dispositivi non è comparabile con quella dei dispositivi DAC di alto livello (come il 

Quando conviene utilizzare un dispositivo DAC

C’è veramente bisogno di aggiungere un dispositivo DAC esterno al sound system? Nella maggior parte dei casi, 

il sound system dispone già di un dispositivo DAC di alta qualità integrato

 Sonos sono tutti dotati di un dispositivo DAC di prim’ordine.

Se invece usi il dispositivo DAC integrato nello smartphone o nel computer portatile, un dispositivo DAC esterno può davvero contribuire a ridurre gli errori di sincronizzazione. Ad ogni modo, la capacità di percepire gli errori di sincronizzazione dipende dal tuo orecchio, e non è detto che li noti.

Se riproduci la musica in streaming da un dispositivo digitale su un sound system senza DAC, puoi provare a connettere un dispositivo DAC alla porta USB del computer (puoi connetterlo anche al telefono usando un adattatore USB).

Si ottiene un audio migliore usando due dispositivi DAC invece di uno solo?

No, per effettuare la conversione ne basta uno. Se riproduci la musica dal telefono su uno speaker Sonos, per convertire il segnale digitale del telefono in un segnale analogico che lo speaker è in grado di riprodurre è sufficiente il dispositivo DAC integrato nello speaker.

Visto che la funzione dei dispositivi DAC è convertire un segnale digitale in un segnale analogico, non c’è motivo di collegare contemporaneamente al sistema due DAC: dopo che il segnale è stato convertito, non è più digitale, ma analogico, e quindi non ha senso convertirlo 

Tuttavia, puoi escludere il dispositivo DAC interno dello smartphone o del computer portatile collegando un convertitore DAC esterno di migliore qualità. Il dispositivo invierà il segnale digitale direttamente al dispositivo DAC da te scelto, che convertirà il segnale in analogico e lo invierà agli speaker o alle cuffie.

Quali vantaggi offrono i dispositivi DAC Sonos?

Con Sonos non c’è bisogno di scegliere un dispositivo DAC.

 ha un dispositivo DAC integrato che converte efficientemente i segnali digitali del tuo servizio di streaming o del tuo lettore multimediale preferito, trasformandoli in onde sonore analogiche continue che producono un audio estremamente nitido e chiaro.

Se hai deciso di optare per una soluzione cablata, puoi inserire l’estremità del cavo digitale coassiale nell’ingresso digitale coassiale del ricevitore. Il dispositivo DAC integrato convertirà il segnale digitale prima di inviarlo allo speaker.

Anche se l’uso di un dispositivo DAC mediocre può incidere sulla qualità audio complessiva del sistema, ci sono molti altri fattori da considerare. Anche gli speaker e tutti gli altri componenti sono importanti. Per andare sul sicuro scegli uno dei 

 Sonos, che includono componenti di alta qualità, come speaker all-in-one amplificati, subwoofer e molto altro.

Amp accanto a un giradischi nero su un ripiano

Che cosa sono i dispositivi DAC? Sono necessari per l’audio di casa?

Interfaccia multimediale ad alta definizione

) ha iniziato a diffondersi più di vent’anni fa ed è divenuta ben presto il nuovo standard dell’intrattenimento domestico ad alta definizione. Oggi è ancora una delle interfacce digitali più usate per trasmettere contemporaneamente e con un solo cavo i segnali audio e video ad alta definizione.

I cavi HDMI collegano l’uscita di sorgenti ad alta definizione (dispositivi di streaming, soundbar, console da gioco, ecc.) all’ingresso di uno schermo ad alta definizione, come una TV o un proiettore HD. Data la diffusione di questo tipo di dispositivi, è probabile che tu abbia già utilizzato un cavo HDMI per collegare i dispositivi che usi quotidianamente senza saperlo.

In questa guida presenteremo brevemente la tecnologia HDMI e forniremo le informazioni essenziali su HDMI ARC e HDMI eARC, due tecnologie audio che consentono di ridurre il numero dei cavi necessari per collegare la TV a una 

Per capire in che cosa consiste e come funziona la tecnologia HDMI, conviene iniziare dal significato dell’acronimo:

Le TV di alta gamma più recenti offrono audio e immagini estremamente nitidi. Tuttavia, a una qualità maggiore corrisponde un volume di dati più elevato, e non tutti i cavi o le connessioni sono in grado di trasferire una tale quantità di dati dalla sorgente alla TV, mantenendo la velocità e fornendo la larghezza di banda necessarie per garantire prestazioni ottimali. Per risolvere questo problema è stata sviluppata la tecnologia HDMI, che a ogni nuova versione incrementa la larghezza di banda per rimanere al passo con il costante miglioramento della qualità audio e video.

Nel contesto della tecnologia HDMI, “multimediale” si riferisce alla possibilità di trasferire più di un tipo di formati multimediali, in particolare i formati video non compressi e l’audio multicanale. Per questo parliamo di interfaccia multimediale.

Un’interfaccia è essenzialmente una connessione tra due dispositivi, è il punto in cui avviene la comunicazione e vengono trasferiti i dati. In questo caso, la tecnologia HDMI è l’interfaccia tra il dispositivo di ingresso (la sorgente dei contenuti) e il dispositivo di uscita (l’apparecchiatura che riproduce o mostra i contenuti).

Immagina di voler connettere alla TV una sorgente audio e video: potrebbe essere un dispositivo di streaming (come Roku o Apple TV), una moderna console da gioco (come Playstation o Xbox) o un lettore Blu-ray.

 (ossia una connessione fisica) che ti permetta di trasferire il contenuto 

 (l’audio e il video), ma non tutte le interfacce sono adatte. Per ottenere l’

 che è ormai standard per le TV, i proiettori e gli altri dispositivi per l’intrattenimento moderni, è necessaria un’interfaccia in grado di trasferire un’enorme quantità di dati a una velocità elevatissima.

Nel paragrafo precedente abbiamo messo in evidenza alcuni termini. Unendoli otterrai: 

interfaccia multimediale ad alta definizione

, ossia il significato dell’acronimo HDMI. È un’interfaccia ampiamente usata per trasferire i segnali digitali audio e video tra dispositivi e permette di eliminare un buon numero di cavi raggruppando più segnali in una sola connessione.

Che tipo di cavo si utilizza per una connessione HDMI?

È possibile utilizzare i cavi HDMI per trasmettere segnali audio e video digitali non compressi tra dispositivi compatibili.

 da 14 mm (Tipo A) ha due connettori maschi a 19 pin che si collegano ai connettori femmina dei dispositivi. I cavi HDMI Standard sono disponibili in varie lunghezze, ma in generale il trasferimento dei dati avviene più velocemente se il cavo è più corto. Superati all’incirca i 10 metri, il segnale inizia a perdere potenza.

Le nuove versioni dei cavi HDMI permettono di ottenere velocità di trasferimento dei dati più elevate. Sono cavi simili a quelli HDMI Standard, ma sono contrassegnati dalla dicitura 

. Entrambi offrono prestazioni migliori rispetto ai cavi Standard, ma per ottenere un’esperienza ottimale con i componenti HDMI 2.1 più recenti, ti consigliamo di scegliere un cavo Ultra High Speed.

Tieni presente, però, che anche se i cavi più recenti sono compatibili con tutte le tecnologie HDMI precedenti, e potrai quindi utilizzarli con dispositivi che supportano versioni HDMI meno recenti, il cavo non può aumentare la velocità massima di trasferimento dei dispositivi.

 esistono anche altri tipi di connettori HDMI (di tipo B, C, D ed E), ma si utilizzano per altri dispositivi, come gli smartphone, le fotocamere e i sistemi di intrattenimento delle auto. In questo articolo prendiamo in considerazione solo il tipo A, perché è il connettore standard per i dispositivi di intrattenimento domestico.

Primo piano della porta HDMI e della porta Ethernet sul retro di Sonos Arc

Nella sigla HDMI ARC, l’acronimo ARC significa “canale audio di ritorno”. Se usi una TV con una soundbar o con un ricevitore audio, questa funzionalità permette di ridurre il numero di cavi necessari per il collegamento.

Senza la funzionalità ARC, sono necessari tre cavi:

Un cavo HDMI per connettere il dispositivo sorgente al sistema audio

Un altro cavo HDMI per connettere il sistema audio alla TV

Con un cavo HDMI ARC puoi eliminare quest’ultimo cavo, perché non solo connette il sistema audio alla TV, ma trasmette anche l’audio 

 dalla TV al sistema audio. È come sostituire due strade a senso unico con una strada a doppio senso per i dati.

Se vuoi utilizzare solo gli speaker della TV, la tecnologia ARC non è necessaria. Tuttavia, se vuoi collegare uno speaker esterno, la funzionalità ARC consente di usare un cavo in meno e migliora anche la qualità audio del segnale, trasmettendolo in tutte e due le direzioni (dallo speaker e verso lo speaker).

Che tipo di cavo si utilizza per una connessione HDMI ARC?

La tecnologia HDMI ARC è compatibile con i cavi HDMI a partire dalla versione 1.4. Per connettere un lettore Blu-ray o una sorgente di contenuti con una risoluzione video di almeno 1080p, è meglio scegliere un cavo HDMI High Speed o più veloce. Prima di correre a comprare il cavo, però, controlla la confezione della soundbar, perché molte includono già il cavo HDMI ARC.

Tieni presente che anche i dispositivi che vuoi connettere tra di loro devono supportare lo standard HDMI ARC. Se sono compatibili, la porta della TV o del dispositivo sorgente sarà contrassegnata dalla dicitura “ARC”.

Arc nero con i relativi cavi di collegamento

Nella sigla HDMI eARC, l’acronimo eARC significa “canale di ritorno audio migliorato”.

Lo standard eARC è stato introdotto con l’ultima versione della tecnologia HDMI (HDMI 2.1). Funziona come un cavo HDMI ARC, ma offre una larghezza di banda maggiore.

Permette quindi di supportare tecnologie audio surround di qualità più elevata. Ad esempio, anche se è possibile riprodurre la maggior parte dei contenuti audio in 

per riprodurre l’audio lossless Dolby Atmos con codec Dolby TrueHD è necessario un cavo HDMI eARC

Non c’è bisogno di attivare la connessione HDMI eARC, basta connettere semplicemente il cavo HDMI. Se la TV o il proiettore supportano la connessione eARC, la porta HDMI dovrebbe riportare la dicitura “eARC/ARC” o una simile. In caso contrario, verifica se la funzionalità eARC è supportata consultando il manuale d’uso del prodotto.

Che tipo di cavo si utilizza per una connessione HDMI eARC?

Non c’è bisogno di un cavo speciale per la funzionalità HDMI eARC. Di solito i cavi HDMI High Speed o Ultra High Speed supportano questa funzionalità. I cavi Ultra High Speed la supportano sicuramente, perché sono compatibili con tutte le funzionalità dello standard HDMI 2.1.

Come il resto dei cavi HDMI, i cavi Ultra High Speed sono compatibili anche con i dispositivi che non supportano lo standard HDMI 2.1.

Qual è il collegamento migliore per l’home theater?

 è collegato a speaker esterni e vuoi ottenere la migliore qualità audio, scegli un collegamento HDMI eARC. Tieni presente che per poter sfruttare al massimo la larghezza di banda, tutti i dispositivi collegati (TV e soundbar o sistema audio) devono essere compatibili con lo standard eARC, altrimenti la larghezza di banda verrà adeguata a quella del dispositivo meno potente (cioè quello che è compatibile soltanto con lo standard ARC).

 che ti consentano di vivere al meglio l’esperienza home theater, dai un’occhiata alle soundbar compatibili con lo standard eARC, come 

, e migliora subito l’audio del tuo sistema.

Una coppia seduta sul divano guarda la TV collegata ad Arc bianco, Sub e una coppia di Era 100

Guida introduttiva alle connessioni HDMI, HDMI ARC e HDMI eARC

Filling your business with on-brand sound helps amplify your brand and drives strong emotional connections to your business. Want to blast pop hits? You got it. Acoustic instrumental more your brand’s tempo? Done. Sonos Pro includes access to ad-free commercially licensed music for every type of business.

The Beginner’s Guide to Commercially Licensed Music

When managing your business, every element plays an important role in shaping the customer experience. One often overlooked but impactful aspect is the ability for music to influence your customer’s purchasing behaviors. However, while it may be tempting to play a popular tune from your personal playlist, streaming  music in a commercial space is not the same as enjoying music at home or on the go.

A subscription to a consumer music service such as Apple Music or Spotify provides a license to stream music for personal use, but does not provide a license to stream music for commercial use.  This means that the service cannot be used on a sales floor or restaurant dining room while the business is open. You’ll need to check  the terms of your consumer music service before playing any popular hits in your business.

, it means that the rights to use and distribute the musical work have been granted by the appropriate copyright owners or rights holders. Licensing is a crucial part of the music industry, ensuring that artists, songwriters, and creators are compensated for their work and that users have the legal right to use the music in specific ways.

For the case of restaurants, cafes, and retail stores, the law considers your brick-and-mortar business to be a public space, and music played in that space requires a specific license for commercial use. These licenses come in different types, each giving specific rights and limitations on how music can be used. One license that is required for commercial spaces is a 

, which is handled by Performance Rights Organizations (PROs), such as ASCAP, BMI, and SESAC (among others) in the United States.

A photo of two patrons of a yoga studio engaged in conversation, with various yoga paraphernalia and a Sonos speaker in the background

A photo inside a modern, stylish medical office, with a nurse speaking to a patient whilst holding a clipboard

Choosing the right commercial music service for your business

Failing to secure the proper rights can lead to legal consequences and financial liabilities for your business, so it’s crucial to navigate the world of music licensing appropriately.

 is made just for businesses, streamlining your usage to support only commercially licensed music services. Sonos Pro comes with 

, a selection of stations curated for your business. Sonos Backgrounds includes the commercial licensing you need for your retail, restaurant or business space, including licenses with all major PROs in the United States.

Sonos Pro also supports multiple third-party commercial music services, like Soundtrack Your Brand or Cloud Cover, enabling multiple options to provide your business with all the legal music it needs to make the perfect sound experience for your customers.

With Sonos Pro, you have the power to customize and control the music in each of your locations from a centralized platform — bringing you the hardware, commercially licensed music, and system control you need to create amazing sound experiences.

As the pioneer of multiroom audio, Sonos provides top-tier hardware and sound experiences that elevate any space. Our speakers are simple to 

, so you don’t need a high degree of technical expertise to use them.

With the Sonos Pro dashboard, you can schedule when and where music plays, and adjust the volume to suit the time of day or atmosphere. These remote monitoring and management capabilities allow you to maintain consistency across all your locations, regardless of where you are.

What’s more, Sonos Pro offers excellent customer support, helping you quickly resolve any issues and minimize downtime. You’ll also have access to a customer success manager to make sure the system meets your exact needs.

With one easy subscription, your business has access to everything it needs to sound great: high-quality audio, commercially-licensed music, and a comprehensive dashboard to keep the sound of your business consistent across all your locations. 

*Sonos Pro is only available in certain territories.

A photo of friends and family gathering and socializing in a restaurant

Commercially Licensed Music: How to Select Sound for your Business

Immagina di spostarti da una stanza all’altra e sentire ovunque ti trovi la tua musica preferita oppure ogni battuta dei dialoghi di un film: la possibilità di ascoltare la musica o altri contenuti audio in tutta la casa può sembrare un lusso, ma creare questo tipo di esperienza sonora è diventato più facile che mai grazie ai sistemi audio multi-stanza. In questa guida spiegheremo come funzionano i sistemi audio multi-stanza e ti daremo qualche consiglio per crearne uno.

Un sistema audio multi-stanza è un sistema che permette di riprodurre la stessa musica, gli stessi podcast o gli stessi contenuti audio contemporaneamente in stanze diverse. Quando ti sposti da un ambiente all’altro, il volume della musica rimane invariato.

Se ad esempio stai ascoltando la tua playlist preferita mentre sbrighi le faccende domestiche, la musica ti seguirà da una stanza all’altra. Se invece stai guardando un film e vuoi andare a prendere i popcorn in cucina, non c’è bisogno di mettere in pausa: puoi sincronizzare l’audio della TV con lo speaker della cucina e alzarti senza perdere neanche una parola dei dialoghi.

Arc bianco montato sotto una TV con Sub bianco posizionato vicino sul pavimento

In sostanza, un sistema audio multi-stanza connette più speaker posizionati in stanze diverse e li sincronizza perché riproducano lo stesso audio contemporaneamente. La connessione può essere cablata oppure wireless, a seconda del sistema e delle preferenze personali.

I sound system wireless, come quelli offerti da Sonos, sono la soluzione più semplice per creare un sistema audio multi-stanza. Dopo aver posizionato gli speaker dove preferisci e averli collegati all’alimentazione, potrai connetterli tra loro utilizzando la rete Wi-Fi. Per la connessione cablata dovrai invece praticare alcuni fori e collegare gli speaker a un amplificatore tramite cavi da far passare all’interno delle pareti o del soffitto. Per questo tipo di installazione è necessario di solito l’aiuto di un professionista, ma è la soluzione ideale se vuoi che gli speaker si adattino in modo discreto all’arredamento di casa.

Dopo che gli speaker sono stati configurati, la maggior parte dei sistemi permette di controllare la riproduzione nelle diverse stanze tramite controller o app facili da usare, installate sullo smartphone, il tablet o il computer. Se hai un Sonos System, puoi raggruppare le stanze e gli speaker in tutta facilità con l’app Sonos. Puoi anche creare zone o gruppi di speaker personalizzati se li sincronizzi spesso: ad esempio, puoi creare un gruppo personalizzato e chiamarlo “Piano di sotto” per riprodurre i contenuti su tutti gli speaker dello stesso piano.

Anche se il sistema è cablato, puoi comunque sfruttare tutti i vantaggi del controllo wireless.

Che cosa serve per creare un sistema audio multi-stanza?

Per creare un sistema audio multi-stanza, devi posizionare uno speaker in ogni stanza in cui vuoi riprodurre i contenuti audio. Puoi scegliere il modello più adatto a seconda delle tue preferenze e degli arredi, dagli speaker da scaffale alle soundbar eleganti fino agli speaker a soffitto o a parete, che risultano meno vistosi.

Dopo aver scelto gli speaker che preferisci, devi connetterli tra loro. Come abbiamo detto, la connessione wireless (in particolare il Wi-Fi) è la soluzione più usata per comodità e flessibilità. In alcuni casi potrebbe essere però più opportuna la connessione cablata: ad esempio, quando riproduci i contenuti da supporti audio come i CD o i vinili oppure se utilizzi speaker passivi, come quelli a soffitto, che devono essere alimentati da un amplificatore (ad esempio 

). Tuttavia, per la maggior parte degli utenti, la soluzione consigliata e preferita è il Wi-Fi, data la facilità d’uso.

Per controllare un sistema audio multi-stanza di solito si utilizzano un’app o un controller dedicati, che permettono di gestire e personalizzare comodamente la riproduzione nelle diverse stanze. Nel caso di un Sonos System, ad esempio, l’app Sonos permette di raggruppare e suddividere agevolmente più speaker o “stanze”.

A seconda del sistema potrebbero essere necessari altri dispositivi (come amplificatori o ricevitori), soprattutto se vuoi integrare nel sistema multi-stanza un impianto stereo tradizionale o degli speaker da incasso. In questo caso dovrai collocare tutti i dispositivi in un mobile o in uno spazio della casa dedicato, che quindi dovrà essere preparato se non è già disponibile.

Speaker In-Wall di Sonance ai lati di una TV con Sub bianco posizionato vicino sul pavimento

Questa soluzione prevede l’installazione di speaker singoli (come 

) in ciascuna stanza in cui vuoi riprodurre l’audio. Gli speaker si connettono tra loro tramite Wi-Fi e creano un sistema versatile e facile da configurare, che puoi espandere in futuro.

Per una soluzione che si mimetizza meglio con gli arredi puoi optare per speaker integrati, ad esempio a soffitto o a parete. Vista la complessità dell’installazione, in questo caso è consigliabile però farsi aiutare da un 

Un sistema audio multi-stanza può migliorare in modo significativo l’esperienza di intrattenimento domestica e ti permette di ascoltare comodamente e senza interruzioni i contenuti audio in tutta la casa. Il mondo dell’audio multi-stanza è a portata di mano sia se scegli una soluzione con speaker indipendenti sia se opti per un sistema integrato, e ti permetterà di riempire la casa di tutti contenuti che ti piacciono.

Sonos è stata pioniera dell’audio multi-stanza e offre diversi kit di speaker per creare sistemi multi-stanza adatti alle tue esigenze. Per cominciare puoi scegliere il 

. Se invece vuoi espandere il sistema anche all’aperto, acquista il 

. Se hai bisogno di assistenza per progettare e installare il sound system ideale, 

Una donna su una poltrona che ascolta i contenuti riprodotti da una coppia di Era 300 bianchi

Come creare un sistema audio multi-stanza a casa

Hai mai desiderato di tuffarti nel bel mezzo di un concerto o di immergerti nei suoni della natura stando comodamente a casa? Con l’affermarsi dell’audio spaziale, la fantasia può trasformarsi facilmente in realtà. In questa guida introduttiva entreremo nel mondo dell’audio spaziale per capire come funziona e per scoprire come puoi ascoltarlo anche tu.

L’audio spaziale è una tecnologia innovativa che crea un’esperienza d’ascolto tridimensionale, in cui si ha l’impressione che i suoni provengano da direzioni e distanze diverse. A differenza dell’audio stereo tradizionale, che distribuisce i suoni tra due canali (destro e sinistro), l’audio spaziale aggiunge una terza dimensione: l’altezza. Così sembra che i suoni provengano da punti specifici dello spazio, come avviene per i suoni prodotti nella realtà.

Rappresentazione dell’audio spaziale con Beam, Sub e speaker surround neri

L’audio spaziale, diversamente dall’audio stereo e dall’audio surround, si avvale di sofisticati algoritmi, tecniche di elaborazione avanzate e hardware specializzato per ricreare campi sonori simili a quelli reali. Grazie a tecnologie audio basate sugli oggetti, come Dolby Atmos, gli oggetti sonori (come la voce, gli strumenti musicali o gli effetti sonori) vengono posizionati nello spazio in posizioni strategiche, invece di essere assegnati a un canale fisso.

Immaginiamo, ad esempio, che tu stia ascoltando un contenuto in audio spaziale su un solo speaker, come 

. Per creare la sensazione che il suono provenga dall’alto, i driver dello speaker rivolti verso l’alto lo fanno rimbalzare sulle pareti e sul soffitto, che a loro volta lo riflettono in un punto preciso della stanza. Contrariamente a quanto avviene per l’audio mono o stereo, l’audio spaziale non è proiettato in una sola direzione, e i suoni si percepiscono come se provenissero da ogni parte.

Una delle caratteristiche principali di Dolby Atmos è la possibilità di adattarlo a diversi tipi di hardware e sistemi di riproduzione. Dolby Atmos è in grado di ottimizzare i suoni in relazione all’ambiente per creare un’esperienza d’ascolto più realistica, indipendentemente da come si ascoltano i contenuti (con le cuffie, su uno smart speaker o su un impianto home theater completo).

Perché dovrei ascoltare i contenuti con audio spaziale?

L’audio spaziale è in grado di riflettere con maggiore precisione le intenzioni dell’artista e ti permette di ascoltare i contenuti esattamente come sono stati concepiti. Quando ascolterai la musica ti sembrerà di essere nello studio di registrazione, circondato dai suoni di ogni strumento, di cui percepirai ogni minima sfumatura. Quando guarderai un film, sentirai i boati delle esplosioni tutto intorno a te, i dialoghi sembreranno provenire dalle diverse parti della stanza e i rumori ambientali ti trasporteranno al centro dell’azione: sarà come avere un cinema privato in salotto. L’audio spaziale rende più coinvolgenti e realistici i contenuti, e ogni emozione diventa più intensa.

Una coppia sdraiata sul pavimento insieme al proprio cane che guarda la TV con Beam bianca

Come si ascoltano i contenuti con audio spaziale a casa?

Per goderti comodamente a casa la musica e i film con audio spaziale ti servono due cose: un servizio di streaming che supporti Dolby Atmos e un dispositivo compatibile. Di seguito troverai alcuni dispositivi che puoi utilizzare per riprodurre i contenuti in Dolby Atmos:

uno dei modi più diffusi di ascoltare contenuti con audio spaziale è usare le cuffie. Le cuffie over ear sono in grado di creare un isolamento acustico eccezionale e ti permettono di immergerti completamente nei contenuti che ascolti.

se vuoi provare l’esperienza dell’audio spaziale senza usare le cuffie, alcuni 

, possono riprodurre contenuti coinvolgenti in Dolby Atmos riempiendo ambienti di grandi dimensioni. In qualsiasi punto della stanza ti trovi, ti sembrerà di essere avvolto dalla musica.

, supportano film e programmi TV in audio spaziale e sono in grado di offrire un’esperienza audio da cinema. Sono dispositivi che di solito hanno driver rivolti verso l’alto, che fanno rimbalzare i suoni sul soffitto per creare un audio coinvolgente.

se vuoi immergerti completamente nei videogiochi, alcune console e alcuni PC con scheda audio compatibile possono riprodurre contenuti mixati in Dolby Atmos offrendo un’esperienza davvero realistica.

alcuni visori per realtà virtuale offrono esperienze virtuali con audio spaziale. L’associazione di contenuti di realtà virtuale e audio spaziale crea esperienze audiovisive estremamente coinvolgenti.

L’audio spaziale è un rivoluzionario passo avanti per quanto riguarda il modo in cui guardiamo i film, ascoltiamo la musica e giochiamo ai videogiochi. La possibilità di creare ambienti realistici e coinvolgenti apre nuove possibilità di intrattenimento, in cui l’audio non solo si sente, ma emoziona. Gli speaker 

 offrono una tecnologia all’avanguardia che ti permette di goderti in tutta facilità l’esperienza audio spaziale anche a casa. Se hai domande o ti serve un consiglio per scegliere uno speaker compatibile con Dolby Atmos, contatta un esperto Sonos chiamando questo 

Che cosa sono i dispositivi DAC? Sono necessari per l’audio di casa?

Guida introduttiva alle connessioni HDMI, HDMI ARC e HDMI eARC

Commercially Licensed Music: How to Select Sound for your Business

Come creare un sistema audio multi-stanza a casa

Guida introduttiva all’audio spaziale

Audio mono e audio stereo: che differenza c’è?

Che cos’è l’audio HiFi? Guida introduttiva

Che cosa sono le soundbar e come sceglierle

Che cos’è Dolby Atmos e come ascoltare in questo formato a casa

Guida introduttiva ai subwoofer e ai bassi per l’audio di casa

Music Streaming for Businesses: How to Choose the Right Solution

How Chaia Tacos uses Sonos Pro to succeed at scale

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